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"Professione solenne" di Suor Angela, ragazza originaria di San Pietro in Valle
Articolo di Michele D'Alessandro, pubblicato su Primo Piano Molise, domenca 30 giugno 2019.
È originaria del Molise, precisamente di San Pietro in Valle, frazione del Comune di Frosolone con oltre 600 abitanti, in provincia di Isernia, la giovane donna che nella mattinata di ieri, festività di San Pietro e Paolo, presso la parrocchia "Sacro Cuore" di Mola, in provincia. di Bari, alla presenza di alcuni familiari, delle consorelle, di religiosi e religiose, autorità locali varie e di moltissima gente, è stata consacrata col rito religioso della "Professione solenne". In pratica è diventata suora, al servizio del Signore, dopo aver osservalo il periodo di noviziato. Si tratta di suor Angela Benedetta Terriaca, che una decina di anni fa, ha risposto alla chiamata dall'Alto, in un momento in cui le vocazioni, al femminile e al maschile, hanno fatto segnare il passo, non solo in Molise, ma un po' dappertutto, entrando in convento a far parte della Comunità delle Sorelle Povere del Monastero delle Clarisse di Santa Chiara del centro pugliese di Mola.
La ragazza molisana ha mollato il suo lavoro di scultrice, che prometteva un futuro pieno di ricchezza economica e di soddisfazioni materiali e, aiutata dal parroco della sua comunità, don Enzo, suo consigliere, ha deciso di imboccare una strada completamente diversa, fatta di assoluta povertà, che porta, però, innumerevoli frutti spirituali.
Angela Terriaca ha sorpreso un po' tutti con la sua decisione di chiudersi in monastero da oltre otto anni con le "Clarisse", suore di clausura: in primis i genitori, che non hanno mai condiviso il suo atteggiamento, facendole "mancare" la loro presenza in convento, e poi il fidanzato col quale evidentemente aveva progettato un cammino insieme, mettendo su famiglia e magari puntando ad avere tanti bambini.
Il desiderio di unirsi in matrimonio, però, ha trovato un ostacolo insormontabile: il richiamo del padrone della vita, che quando decide di intervenire sulle nostre scelte, non lascia altra via di scampo.
E cosi e stato per Angela, che ha ponderato con discernimento ciò che le stava per accadere e che, per qualche verso, aveva avvertito già in precedenza durante il fidanzamento, non essendo molto convinta di poter percorrere un cammino di coppia, avendo nel suo cuore un segreto che solo più tardi, con l'ausilio del parroco, ha pienamente manifestato: quello di dedicarsi totalmente a Dio.
«Gioisco grandemente nel Signore - ha annunciato visibilmente emozionata - ed esulto per avermi chiamata a questa grande vocazione. Oggi il Signore ha posto il suo sigillo su di me, prendendomi sua per sempre. La vita di povertà, castità e obbedienza che il Signore ha previsto per me sia sempre il mio punto cardinale, per assomigliargli.»
Una attribuzione importante per Angela che cade, come detto, in un periodo di gravissima crisi vocazionale, in una epoca in cui non è certamente agevole, anche per via dello scarso concepimento, prendere a cuor leggero tali indicazioni, maggiormente se si tratta di una ragazza poco meno che trentenne.
L'ultima 'Professione solenne' delle Clarisse di Mola, si fa risalire addirittura all'anno giubilare 2000. Ieri mattina, dal presbiterio della chiesa di Mola, non ha risparmiato i ringraziamenti per nessuno, ha voluto rendere merito a quanti hanno contribuito a maturare la sua brillante, ma non facile idea, non lasciando trasparire nessun segnale di possibile "pentimento" «perché, - ha affermato - …faccio parte di una grande famiglia sulla quale potrò sempre contare...».
Nonostante la contrarietà degli anziani genitori alla sua determinazione, amorevolmente ha voluto esprimere loro un pensiero di sincera gratitudine, unitamente a quello per «mia sorella Lisa, la sua famiglia e i miei parenti tutti, per il loro profondo affetto», ha detto. Parole di amore ha espresso anche nei confronti della parrocchia d'origine di San Pietro in Valle per «...essere stata sempre presente nei momenti più importanti del mio cammino…», ha aggiunto.
La liturgia dell'importante evento è stata presieduta dall'arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Francesco Cacucci che, proprio nello stesso giorno ha festeggiato il 53° anniversario della sua ordinazione sacerdotale.
Hanno assicurato la loro presenza, concelebrando, i ministri provinciali dei frati minori di Puglia e Molise, padre Alessandro Mastromatteo, e il ministro provinciale dei frati minori del Salento, padre Paolo Quaranta.
A suor Angela le più sentite espressioni augurali per un servizio fatto di dedizione, passione, altruismo e carità, nel nome di Colui che tutto può.
Primo Piano MoliseMola (BA), 1 luglio 2019