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La giornata dei religiosi

Nella giornata del 2 febbraio u.s. presso il Centro Pastorale "Don Antonino Scarano" a Colle San Giovanni a Trivento con la presenza del Vescovo Mons. Claudio Palumbo si è tenuta la XXVII Giornata Mondiale della Vita Consacrata con la partecipazione dei Religiosi e delle Religiose presenti in Diocesi. Non c'erano tutte le famiglie religiose presenti in diocesi per impegni di ministero, ma la presenza era abbastanza nutrita sia maschile che femminile e con qualche religioso e una comunità religiosa femminile arrivati da poco.

La giornata è iniziata con la preghiera dell'Ora Media intorno alle 10,30, poi il Vescovo ha tenuto la meditazione prendendo spunto dalla nota del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata. La nota diceva così: "La Giornata sarà un'occasione di ringraziamento al Signore per il dono della Vita Consacrata e di preghiera per il Santo Padre……In ogni parte del mondo la vita consacrata risponde alla chiamata a portare il Vangelo prendendosi cura dei più fragili, di chi è vittima di ingiustizie e diseguaglianze sociali, compiendo gesti di solidarietà, impegnandosi nella costruzione di un futuro di pace e di un mondo in cui tutti possano riconoscersi fratelli e sorelle".

Ecco allora alcuni passi dell'intervento di Mons. Palumbo: "Quale modello migliore per voi che non il SERVIZIO, con lo stile della Comunione che diventa Sinodalità. Riscoperta del Servizio che viene dalla Carità da cui i nostri Fondatori hanno attinto ed è stata la loro forza. Gesù ci chiede un servizio d'amore, ma nella libertà, liberi di servire per il Regno. La Vita religiosa sarà sempre una scuola di servizio per il Signore, ne abbiamo l'esempio più chiaro in Maria, che partì in fretta per andare da sua cugina Elisabetta, per servirla…si è resa disponibile facendo la Volontà del Padre".

Dopo una breve condivisione ed una presentazione delle varie famiglie religiose presenti, si è concluso l'incontro con il rinnovo dei Voti Religiosi.

E come in ogni festa, abbiamo terminato il nostro incontro con un'altra condivisione, quella volta nel pranzo, che ogni comunità ha contribuito a preparare portando qualcosa a partire dal primo fino al dolce. Con i saluti ci siamo dati all'arrivederci alla prossima iniziativa.