Piano PastoraleIntroduzioneTutto il Progetto è pensato in chiave missionaria, così come i nostri vescovi ci invitano a programmare la pastorale di questo decennio: “La missione ad gentes non è soltanto il punto conclusivo dell’impegno pastorale, ma il suo costante orizzonte e il suo paradigma per eccellenza….” (CVMC, n 32).È l’invito a mettere in atto a questo riguardo una vera “conversione pastorale missionaria”.Di conseguenza questa impostazione ci chiede di “essere disposti ad operare cambiamenti, qualora siano necessari, nella pastorale e nelle forme di evangelizzazione, ad assumere nuove iniziative, fiduciosi nella parola di Cristo: Duc in altum!” (CVMC, n 32).Non si tratta di una partenza da zero, perchè già in occasione del Sesto Sinodo Diocesano la famiglia aveva avuto il suo posto privilegiato e si era prestato ad essa grande attenzione; infatti a pagina 72 del libro del Sinodo si attribuiva alla “Pastorale familiare l’ambito prioritario della Nuova Evangelizzazione”. Nemmeno si può parlare di una mera operazione di rettifica: il ripensare la pastorale in, con, per la famiglia in chiave missionaria implica una ridefinizione attorno alla centralità dell’Evangelizzazione di tutto ciò che già si fa, come anche la sperimentazione di metodologie e di linguaggi innovativi che vanno ben oltre la gestione del semplice esistente.Il Piano Pastorale è concepito secondo una logica positiva e propositiva: più che impegnare le nostre energie per lamentarci e “difendere”, siamo chiamati a promuovere la famiglia. Questo significa: “sottolineare che essa ha una forza intrinseca che non le è data dall’esterno, o da chissà dove. La famiglia ha una sua forza e bisogna che questa forza sia messa in rilievo in modo che appaia la bellezza, la nobiltà, l’utilità, la ricchezza, la pienezza di soddisfazioni di una vera vita di famiglia”, secondo l’originale progetto di Dio, e che quindi “la gente la desideri, la gusti, la ami, e faccia sacrifici per essa” (Card. Martini).Questo Piano Pastorale è uno strumento consegnato a tutti ed affidato alla sensibilità di ogni singolo componente delle varie comunità ecclesiali. Sarà compito di ogni parroco, delle famiglie referenti e delle persone disponibili trovare le modalità più idonee ed incisive di attuazione, confacenti alla realtà concreta della propria parrocchia.