29 dicembre - Santa Famiglia | Commento al Vangelo

Commento al Vangelo

29 dicembre - Santa Famiglia

Liturgia: 1Sam 1, 20-22.24-28; Sal 83; 1Gv 3, 1-2.21-24; Lc 2, 41-5229 dicembre - Santa Famiglia

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

A dodici anni, Gesù è portato dai suoi a celebrare la Pasqua; adempie così insieme a loro l'obbligo del pellegrinaggio e sale verso il luogo di Dio. Andare a Gerusalemme è sempre salire al luogo della santità di Dio.

Lì, nel santuario, i genitori lo perdono, senza lì per lì avvedersene e senza, poi, capire. Dobbiamo immaginare, storicamente, una sequenza di carri, tendaggi, animali (vengono descritte più volte sia nella Bibbia sia nei testi di altre tradizioni, e potevano essere più o meno ricche e dotate di vettovaglie). Facile che i ragazzi potessero magari scambiarsi tra vetture diverse.

Dopo averlo cercato tre giorni, pensandolo nella carovana, Giuseppe e Maria lo ritrovano. È rimasto lassù, in mezzo ai maestri, e li ammaestra, lui, nella parola di Dio. La preoccupazione – una vera angoscia! – non si stempera, anzi non fa che accrescersi dinanzi alle risposte di Gesù: «Perché mi cercavate? Non sapevate che devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ben comprensibile il fatto che non comprendano. È presto per capire. È ancora lungo il cammino. Mancano trent'anni ai tre giorni in cui Gesù si smarrirà davvero, fuori da un tempio, appeso a un legno in croce, sepolto nello scavo di una roccia.

Il dodicenne Gesù ritorna nella sua umiltà e obbedienza di Nazaret, nel luogo dell'esistenza quotidiana e tacita. Di questi decenni i Vangeli non dicono nulla, come nulla dicono, i libri, della vita quotidiana di ognuno. A Nazaret Dio impara tutte le cose dell'uomo: tutte, eccetto il peccato. Gesù a Nazaret è il grande mistero di Dio che assume tutta la nostra vita: tutta, compreso il perdono.

Oggi, festa della Famiglia santa (santa in quanto vera, reale) domandiamoci: a chi, per cosa, devo oggi offrire in famiglia il mio perdono? A chi in famiglia, e per cosa, devo chiedere scusa?

È vero: anche Maria, all'inizio, non comprese il perché di quella fuga e di quelle parole del suo bambino – così ancora certamente lo considerava, e così lo avrebbe visto anche nei tragici giorni della passione, come ben compresero i poeti. Ma è lei, anche per questo, il modello della Chiesa credente, orante e misericordiosa, ricca di comprensione e aperta a ognuno, perché custodisce ogni cosa, meditandola nel suo cuore, certa che quel seme crescerà e si manifesterà frutto pieno e saporito.

Un Vangelo difficile e denso, quello che oggi la liturgia offre nella festa della Santa Famiglia. Come difficile e densa è la vita di ogni famiglia. Non resta che imitare Maria e continuare a cercare Gesù attorno al tempio e alla parola di Dio. E questo si attua anche molto, molto vicino, tra le "vere presenze" del Signore nel prossimo più prossimo: il familiare.

Mons Angelo Sceppacerca29 dicembre 2024
Licenza Creative CommonsLe informazioni e gli articoli pubblicati su questo sito sono distribuiti con Licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia