News
È tornato alla casa del Padre Don Antonio Pizzi, parroco emerito di Fossalto
La sera del 15 dicembre, serenamente abbandonato alla volontà del Signore, è morto Don Antonio Pizzi, parroco emerito di Fossalto, alla bell'età di ottantanove anni, infatti era nato a Roccaspromonte di Castropignano, il giorno 8 giugno 1931, da Giulio e da Carmela Petti
Aveva iniziato i suoi studi, durante la guerra, presso la parrocchia e li aveva poi completati presso il Ginnasio del Seminario di Trivento.
Aveva seguito i cosi completi di Liceo e Sacra Teologia, presso il Seminario Regionale "S. PIO X di CHIETI". Era stato ordinato Sacerdote, nel suo paese di origine, da Mons. Epimenio Giannico, il 1° luglio 1956.
Dal 25 novembre di quell'anno è stato nella Parrocchia di S. Maria Assunta in Fossato, dapprima come coadiutore e poi Parroco. Dal 1977 ha svolto egregiamente il ruolo di direttore dell'archivio Diocesano della Curia di TRIVENTO. Nel 1980 ha conseguito, con apposito corso, il Diploma di Archivista, presso l'Archivio Segreto Vaticano.
Autentica memoria storica di Fossalto, di Roccaspromonte e di Castropignano, Don Antonio Pizzi è stato per mezzo secolo parroco del piccolo centro, a cui tanto si è dedicato.
Da qualche anno aveva rinunciato all'incarico parrocchiale e viveva ritirato in casa, coltivando la sua grande e squisita passione: la poesia. Era un raffinato amante della letteratura, della poesia, della storia e della cultura e ha trascorso, in questi ultimi anni, la maggior parte del suo tempo a scrivere in versi le storie di oggi e di ieri, regalando alle nuove generazioni quella memoria storica, ricca di tradizioni e di valori, che nemmeno questo tempo di consumismo e superficialità potrà mai cancellare.
È difficile raccontare a parole una vita e ancor più e difficile dire del ministero di un prete, di un prete speciale come don Antonio, perché ci sono cose che rimangono custodite dal Signore che vede nel segreto, e dalla riservatezza delle
relazioni che formano gran parte della vita di un sacerdote.
Conoscendo poi don Antonio, sempre schivo e riservato, mi pare inopportuno approfittare del silenzio che la morte gli impone, per tessere elogi che – da vivo – egli avrebbe rifiutato con dignitosa fermezza.
Pensando a lui vorrei fare l'elogio del prete comune: quello che vive con dedizione esemplare il quotidiano, in coerenza con la propria vocazione. Sono ancora tanti nel nostro presbiterio questi preti! Don Antonio ha saputo svolgere bene, con mano decisa e con mente serena, ogni giorno il loro ministero, come dono di Dio e come impegno concreto verso i fratelli, rimanendo profondamente ancorato in un rapporto personale con Gesù Cristo, che amava con cuore grande ed indiviso, sentendosi un semplice servo inutile, quello stesso di cui si parla nel vangelo. Anche se arrivava alla sera stanco, avendo trovato nella giornata il tempo per la preghiera, per esercitare la carità (con gesti che mai nessuno conoscerà se non Dio solo!) e anche tanto spazio per pensare e ricordarsi del senso che ha il fare tutto questo.
In altre parole riusciva ad amare Dio concretamente, viveva saldamente la sua vocazione sacerdotale ed era sempre vicino ed in sintonia fraterna con la propria gente.
Don Antonio è stato un prete così e noi, ringraziandolo per il generoso servizio pastorale, dispiaciuti per aver perso un vero amico di tutti, un maestro di spiritualità e un raro cultore di tradizioni antiche, affidiamo la sua anima eletta a Gesù eterno sacerdote perché lo accolga benigno nel regno dei Santi.
Ecco uno splendido esempio della sua genuina vena poetica:
I funerali si celebreranno il giorno giovedì 17 dicembre alle ore 10.00, in chiesa entreranno solo i sacerdoti e gli stretti famigliari.
L'intera cerimonia verrà trasmessa sul canale youtube della Parrocchia di Fossalto.
Ufficio comunicazioni socialiFossalto, 16 dicembre 2020