Riflessioni
Don Antonio Cerrone ricorda così il suo caro amico Don Dario Moauro
Il 20 settembre 2008 ricorre il X° anniversario del ritorno alla Casa del Padre del carissimo Don Dario Moauro, Parroco Arciprete per molti anni della Parrocchia SS. Simone e Giuda di Castelverrino e poi della Parrocchia Santa Vittoria in Poggio Sannita.
Il Signore lo ha chiamato al termine della Santa Messa: “Andate in Pace… andiamo in pace…”
Don Dario è stato mio compagno di scuola; dal Ginnasio nel Seminario Diocesano di Trivento, al Liceo e Teologia presso il Pontificio Seminario Regionale di Chieti, dal 1942 al 1954, anno della nostra ordinazione sacerdotale. Si distingueva per la sua intelligenza acuta. Abbiamo percorso la stessa strada.
Nell’anno 1954 – 1955 abbiamo insegnato insieme nel Seminario di Trivento.
Alla morte dell’Arciprete Don Domenico Mastronardi, fu nominato suo successore.
Una vita sempre insieme: Don Dario, intelligentissimo, sincero, generoso… franco nel parlare, con il culto dell’amicizia fino all’esagerazione, e senza nessuna falsità.
Oltre l’acuta intelligenza, aveva una formazione spirituale ben curata.
Con Mons. Zaccardi e Mons. Remo Quaranta, dal 1955 fino alla morte abbiamo partecipato agli esercizi spirituali annuali, fin quando abbiamo conosciuto la Casa di Ariccia, fondata dal Beato Don Alberione. Per nostra fortuna e grazia incontrammo Don Stefano Lamera, uomo veramente pieno di Dio, e non lo abbiamo più lasciato… Autista? Sempre Mons. Remo Quaranta! Era l’unico che aveva la macchina…
Don Dario era scrupoloso nell’adempiere il proprio dovere: puntuale nei resoconti annuali con la Curia Vescovile di Trivento. Per il suo servizio sacerdotale e pastorale affrontava sacrifici non indifferenti per essere presente come padre, amico e pastore delle anime. Spesso incompreso, ha perdonato di vero cuore e dimenticato. E pregato!!!
Devotissimo alla Madonna del Rosario, continuamente con la corona in mano!!!
Don Dario sosteneva che si doveva alla devozione a Maria Santissima delle Grazie della Parrocchia di Poggio Sannita se i Testimoni di Geova non avevano trovato accoglienza nella cara ed intelligente comunità a lui affidata! Innamorato di Maria Vergine e Immacolata, si abbandonava a Lei! La onorava nelle Feste, non gli sfuggiva nessuna delle sue ricorrenze e a lei offriva sacrifici e fioretti.
Guai a bestemmiare in sua presenza!
Ricordava le parole del Beato Alberione: “O Maria, chi ti ama sarà salvo… chi ti ama tanto sarà Santo…”.
Lo ricordiamo oggi con ogni benedizione per quanto ha fatto, con i suoi genitori… con il papà Domenico, ottimo scalpellino: ha lavorato anche presso il Santuario di Santa Rita da Cascia, con la mamma, donna saggia e lavoratrice, con le sorelle, i cognati e i nipoti, che si sono affermati nella società con le loro professioni.
Don Dario è nel Signore: una grande fede, una viva speranza, una carità senza limiti… Don Dario Moauro? Una vita integra, un vero amico, un vero uomo di Dio!
Don Antonio Cerrone
di don Antonio CerronePoggio Sannita (IS), 20 settembre 2008