50 anni da quando il servo di Dio Paolo VI si è intronizzato papa in San Pietro | Diocesi di Trivento

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50 anni da quando il servo di Dio Paolo VI si è intronizzato papa in San Pietro

50 anni da quando il servo di Dio Paolo VI si è intronizzato papa in San Pietro A cinquanta anni da quando il servo di Dio Paolo VI si è intronizzato papa in San Pietro, l'incoronazione si svolse in piazza San Pietro la sera di domenica 30 giugno 1963, lo ricordiamo, ringraziando Dio per la luminosa testimonianza lasciata da questo Successore di Pietro.

Alcune iniziative e taluni gesti da lui compiuti meritano ancora oggi grande apprezzamento, parchè rimangono nella storia e possono essere considerati come una sorta di "primati", perché furono compiuti per la prima volta da un Pontefice.

Egli fu il primo Papa a tornare in Palestina, da dove san Pietro era venuto, e ciò avvenne solo sei mesi dopo l'elezione al pontificato e mentre era in corso il Concilio. Fu un viaggio di alto valore simbolico, che esprimeva il suo mondo interiore, la sua spiritualità e la sua teologia. Quel viaggio fu il primo di una serie che Papa Giovanni Paolo II ha reso lunga e feconda. Il cardinale Jacques Martin affermò di avere un giorno sentito Paolo VI dire: "Vedrete quanti viaggi farà il mio Successore", perché era convinto che le visite pastorali nel mondo rientravano nei compiti del Papa. viaggi che furono iniziati da quell’itinerario straordinario, preparato con grandissima discrezione e a sorpresa, in Terra Santa, e che si conclusero proprio ai confini del mondo quando il Papa arrivò nell’Estremo Oriente, in Oceania, in Australia e nelle estreme isole del Pacifico.

Fu il primo Papa che, con gesto certamente significativo, volle rinunciare alla tiara, togliendosela pubblicamente dal capo il 13 novembre 1964, mettendola in vendita e fu acquistata dal cardinal Spellman e ora si trova in un museo degli Stati Uniti donando il ricavato ai poveri dell’India. Fu molto sensibile al problema della fame nel mondo, al grido di angoscia dei poveri, alle gravi disuguaglianze sociali e alle disuguaglianze nell'accesso ai beni della terra.
Poche settimane dopo avrebbe compiuto il viaggio apostolico in India, che tanto influenzerà il suo magistero sociale. La rinuncia alla tiara acquistava il valore di un gesto programmatico di umiltà e di condivisione, simbolo di una Chiesa che mette i poveri al centro della sua attenzione e li accosta con rispetto e amore, vedendo in loro il Cristo.

Fu il primo Papa a recarsi all'Onu, dove si presentò come un pellegrino che da 2000 anni aveva un messaggio da consegnare a tutti i popoli, il vangelo dell'amore e della pace, e finalmente poteva incontrare i rappresentanti di tutte le nazioni consegnando loro questo messaggio. Fu un discorso di grande eco, con alcune frasi rimaste celebri: "Mai più la guerra, mai più l'uno contro l'altro, o l'uno sopra l'altro, ma l'uno per l'altro, l'uno con l'altro".
Il servo di Dio Paolo VI è anche il Papa che ha abolito la corte pontificia e che ha voluto che il Vaticano avesse uno stile di vita più semplice. E il Papa che ha riformato la Curia, rendendola più efficiente, più pastorale e più internazionale.

È il Papa, infine, che ha istituito la Giornata mondiale della pace, da celebrare l'1 gennaio, come impegno e augurio, affinché sia la pace e non la guerra a guidare i destini dell'umanità. Ufficio comunicazioni socialiTrivento, 25 giugno 2013

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