Dio ci salvi dallo stress dei saldi, dalla febbre delle promozioni e dall’inganno delle svendite | Diocesi di Trivento

Riflessioni

Dio ci salvi dallo stress dei saldi, dalla febbre delle promozioni e dall’inganno delle svendite

Dio ci salvi dallo stress dei saldi, dalla febbre delle promozioni e dall’inganno delle svendite “Anche se siamo in tempo di saldi, non bisogna mai dare troppe cose per scontate...”, così dice una certa non meglio nota e fantomatica Agatha Cook.

Da qualche giorno occhieggiano sui muri delle nostre belle città le megalomani insegne che invitano ai saldi.

Le strade delle città hanno infatti visto riversarsi, tra le sue vie anziani, giovani, coppie e famiglie spinte dall'entusiasmo per l'acquisto di nuovi capi da indossare in pubblico e di oggetti da sfoggiare davanti agli ospiti in casa.

Negozi aperti, forse senza limiti di orari, e centro chiuso al traffico. Luci, colori ed insegne luminose: questi gli espedienti civettuoli usati dai commercianti per attrarre gli acquirenti a qualche illusorio affare.

In alcuni casi, sono stati allestiti dei DJ Set all'interno dei centri commerciali più famosi, per dare uno sprint più moderno e metropolitano agli acquisti dei giovani, per rendere le giornate piene di vita spensierata.

Una iniezione funesta di consumismo, insomma.

L'ennesima dimostrazione è che le persone amano lamentarsi di non riuscire ad arrivare alla fine del mese, ma poi non riescono a rinunciare all'acquisto di un'indispensabile canottiera rosa pagata 320 euro, ma in saldo.

Questo "speciale", oscuro e sporco periodo dei Saldi in generale, è ritenuto necessario per chi non può permettersi capi d'abbigliamento ormai arrivati a toccare dei picchi di prezzo ineccepibili. E non mi riferisco esclusivamente a quella categoria di vestiario preferita dai palati più esigenti.

Cullate da un' iniezione di falso benessere, le famiglie molisane stanno affollando le strade delle nostre città mi rafforza la triste consapevolezza di veder le persone sorridere, emozionarsi ed uscire di casa esclusivamente perché spinte dallo spendere ed il comprare, ritenersi felici e credersi importanti semplicemente in proporzione al numero di pacchetti con i quali si ritorna a casa.

Come è più bello passare dai saldi economici ad essere piuttosto ben “saldi” nelle proprie convinzioni e principi morali, proprio come consigliava Padre Pio “tenetevi sempre saldi nell’umiltà”.

Per compiere grandi passi nel lungo cammino del nuovo anno non dobbiamo solo pianificare e agire, ma anche sognare e credere, non come ingenui sognatori con i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole di evanescenti progetti, ma come affidabili costruttori di concordia e di pace.

Tra le citazioni laiche posso ricordare le seguenti: Donato Delfino, in Sognando i saldi, ha ben scritto “Nella vita se non si è ben saldi alla meta crolleranno gratis tutti i sogni a metà prezzo!”; L. Hughes ha aggiunto “Tenetevi saldi ai vostri sogni, perché se i sogni muoiono la vita è come un uccello dalle ali spezzate che non può più volare”; il grande K. Gibran ha sentenziato: “Preferisco essere un sognatore fra i più umili, immaginando quel che verrà, piuttosto che essere signore tra coloro che non hanno sogni e desideri”.

Ma più interessanti di tutti sono i versetti del Salmo 56: “Saldo è il mio cuore, o Dio, saldo è il mio cuore. Voglio cantare, voglio inneggiare: svégliati, mio cuore, svegliatevi, arpa e cetra, voglio svegliare l'aurora”.

Quale migliore augurio e programma spirituale per l’anno appena iniziato! don Mimì FazioliTrivento (CB), 9 gennaio 2012

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