Riflessioni
Da niente nasce niente, tutto qui: salvaci, Signore, da tutte quelle bolle leggere, delicate ed evanescenti della politica!
Così potrebbe iniziare una riflessione-preghiera, quella specifica del pessimista dall’animo ormai esacerbato.
Così continua la storia dei nostri giorni: giorni infuocati e di passione, giorni terribili di speranze e di promesse, giorni che saranno spazzati via dalle donchisciottesche sfide verbali che non approderanno ad altro che ad un vuoto politico ancora più abissale.
Eppure sono questi i giorni nei quali possiamo invocare da Dio la fortezza: per chi ancora crede nell’utopia di un mondo migliore, per chi si adopera per rinnovare questa nostra società, per chi vuol scommettere sulla speranza.
Un po’ di sano ottimismo non nuoce: per intraprendere un efficace rinnovamento, per lottare contro le paure, per scoprire e mettere a frutto quelle energie giovanili e nuove che sono in ogni comunità, da sempre emarginate perché non allineate e sottomesse…
Ancora una volta è questo il tempo propizio di una sfida a diventare più sensibili e più determinati per la missione di un rinnovamento radicale: come abbiamo saputo pensare cose nuove, come far assaporare e inventare progetti diversi e in controtendenza, cosa programmare per un mondo più bello e coordinare forze più vive…
Il pessimista resti pure impigliato nella tempesta dei venti contrari e delle burrascose esperienze passate, l’ottimista metta in gioco tutte le sue abilità, così diverse, fatte di prudenza e cementate di coraggio.
Il pessimista cammini pure con passo incerto e insicuro, l’ottimista anche da ogni caduta riporti sempre quella saggezza di esperienze maturate sia pure nella sofferenza e nel rispetto degli altri.
Questo mese non resti nella nostra memoria solo per squallidi episodi di sfide, di scontri e di passioni, ma anche e soprattutto perché possa essere l’inizio, il buon inizio, di un cammino esaltante fatto di amicizia e di collaborazione che ci porti lontano: fondare una società più giusta che si estenda su prati verdi, irrorati da gocce di rugiadosa speranza.
Don Mimì Fazioli
di don Mimì FazioliTrivento (CB), 8 maggio 2009