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Gli ultimi giorni della GMG 2023 di Lisbona

Diario di bordo (parte 2)

4 agosto - Nella mattinata abbiamo avuto la grande gioia di poter vivere un momento di condivisione e la celebrazione Eucaristica assieme a quattro dei nostri vescovi: S.E. Mons. Bruno Forte (arcivescovo di Chieti-Vasto), S.E. Mons. Michele Fusco (vescovo di Sulmona-Valva), S.E. Mons. Giovanni Massaro (vescovo di Avezzano), S. E. Mons. Camillo Cibotti (vescovo di Isernia-Venafro).

Nell'omelia Mons. Forte ha invitato noi giovani a tenere a mente tre verbi: Ringraziare, Adorare, Perdonare. È seguendo questa via fatta di gratitudine, adorazione e perdono che potremo accogliere e vivere pienamente l'Amore di cui Dio ci rende destinatari per poterlo poi ridonare, moltiplicato, ai fratelli.

Nel pomeriggio ci siamo recati a Fatima, presso il Santuario della Vergine Maria Regina del Rosario. A Lei abbiamo affidato tutte le intenzioni dei nostri cuori, ciascuno di voi che si è raccomandato alle nostre preghiere.
Siamo certi che Maria, Madre Amorosa, non lascerà inesaudite le nostre suppliche.

5 agosto - Il sole è spuntato e noi ben presto ci siamo messi in cammino. La nostra marcia è iniziata.
Alle 10 siamo giunti presso la capitale portoghese per raggiungere Campo de Graça. Il cammino è stato lungo e non facile, viste le temperature e l'inimmaginabile folla presente, ma alle ore 15:30 siamo riusciti ad entrare nel nostro settore  e a prendere posto.
La serata è passata in fretta tra canti, balli, giochi... insomma: tanta, tanta fraternità.

Alle 21:00 circa il Santo Padre è arrivato tra l'oceanica moltitudine di giovani in festa.
Lapidarie le parole consegnateci durante la veglia, vero monito alle coscienze, serio invito ad un nuovo umanesimo di fraternità, ricordando sempre che Dio ci ama infinitamente ed il Suo è l'unico amore totalmente gratuito, e proprio per questo dobbiamo diffonderlo, amando a nostra volta i fratelli.

Alcuni estratti del discorso.

"Nella vita nulla è gratis. Tutto si paga. Solo una cosa è gratis: l'amore di Gesù. Allora con l'amore di Gesù e con la voglia di camminare, camminiamo nella speranza. Riscopriamo le nostre radici e andiamo avanti senza paura. Non abbiate paura".

"Gli alpini che amano salire sulle montagne dicono in un canto che ciò che importa non è cadere ma non rimanere a terra. È una cosa bella. Chi rimane a terra è andato in pensione da questa vita, ha chiuso la speranza, le illusioni. Quando vediamo qualche amico nostro che è caduto, dobbiamo aiutare a rialzarlo".

"L'unica volta che possiamo guardare una persona dall'alto verso il basso è quando lo aiutiamo a rialzarsi".

"Nella Chiesa c'è posto per tutti. Sì, per tutti.
TUTTI, TUTTI, TUTTI".

Grazie Papa Francesco! Noi giovani la ringraziamo col cuore!

6 agosto - Ore 6:30 Una dolce melodia risveglia lo sconfinato accampamento per invitarci ad osservare uno spettacolo unico: il levarsi del Sole che pareva nascerà dal Tago.
Poi subito la corsa ai servizi con file interminabili, la risistemazione del piccolo riquadro di spazio che per 24 ore è stato casa, rifugio, luogo di fraternità.
Ed ecco, il Santo Padre è arrivato tra noi benedicendo la folla festante di giovani accorsi da ogni parte del mondo. Nell'omelia il pontefice ci ha consegnato parole che difficilmente dimenticheremo, parole che hanno toccato ognuno di noi.
Tre verbi : Brillare, Ascoltare, Non Temere.

"Noi diventiamo luminosi, brilliamo quando, accogliendo Gesù, impariamo ad amare come Lui. Amare come Gesù: questo ci rende luminosi, questo ci porta a fare opere di amore. Non t'ingannare, amica, amico, diventerai luce il giorno in cui farai opere di amore. Ma quando, invece di fare opere di amore verso gli altri, guardi a te stesso, come un egoista, lì la luce si spegne."

"Ascolta Gesù. Perché noi, anche se con buona volontà, ci mettiamo su strade che sembrano di amore, ma in definitiva sono egoismi mascherati da amore. State attenti agli egoismi mascherati da amore! Ascoltalo, perché Lui ti dirà qual è il cammino dell'amore. Ascoltalo."

"Infine la terza parola: non avere paura. Non abbiate paura. Una parola che nella Bibbia si ripete tanto, nei Vangeli: "non abbiate paura". Queste furono le ultime parole che nel momento della Trasfigurazione Gesù disse ai discepoli: «Non temete» (Mt 17,7)."

Ecco l'invito è chiaro. Siamo chiamati a brillare sì, ma della luce che viene dal Signore e non dei falsi astri del mondo.
Siamo chiamati ad ascoltare la Sua Parola che è l'unica in grado di indicare la via dell'Amore che a Lui conduce.
Siamo chiamati a non temere, ad affidarci totalmente a Cristo Gesù, come i tre discepoli il giorno della Trasfigurazione, e solo così procederemo con gioia e serenità incontro alle sue braccia che spalancate ci attendono.

Come tante volte in questi giorni abbiamo cantato: con Gesù non siamo soli mai, mai più smetteremo di Amar.

Grazie Signore!

Terminata al Santa Messa è ripresa la nostra marcia verso casa. Casa è stata infatti per noi Cadaval, la comunità che con grande disponibilità ci ha accolti in questi giorni.
In serata abbiamo salutato e ringraziato tutti i volontari, il sindaco e l'intera cittadinanza con un momento di festa insieme.