Giovedì 20 Gennaio: a Trivento, solenne messa della Dedicazione | Diocesi di Trivento

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Giovedì 20 Gennaio: a Trivento, solenne messa della Dedicazione

Giovedì 20 Gennaio: a Trivento, solenne messa della Dedicazione

Giovedì prossimo, come del resto ha fatto ogni anno, mons. Domenico Scotti alle ore 18.00 celebrerà la solenne Messa della dedicazione e subito dopo il gruppo Nuovo Millennio eseguiràalcuni canti religiosi.

Il 20 gennaio 1726 mons. Alfonso Mariconda consacrava la chiesa Cattedrale di Trivento. (Leggi l'articolo)

Se per ogni comunità cristiana il giorno anniversario della dedicazione della propria chiesa parrocchiale dovrebbe essere sempre motivo di festa e di gratitudine perché si ha l’occasione di ripetere al Signore: «nel tuo amore per l’umanità hai voluto abitare là, dove è raccolto il tuo popolo in preghiera» (cfr Prefazio B), quando, poi, si tratta della chiesa Cattedrale, è l’intera Diocesi ad essere in festa.

È una sorta di ricorrenza di famiglia e noi ci ritroveremo in preghiera, come per le feste più intime. Con cuore pienamente gioioso dobbiamo ripetere: “grazie, Signore, perché Tu ci hai dato la gioia di costruirti fra le nostre case una dimora”, e continueremo ad amare la nostra Cattedrale per volerla sempre più bella e decorosa.

I testi liturgici della solennità convergono tutti nell’annunciarci una cosa sola: tutto quanto si vede e si ammira di esteriore nel sacro Tempio deve avere un chiaro riflesso e un vero riscontro nell’intimo di ogni fedele. Con Paolo VI dovremmo ripetere: «quest’anima mia che ho messo tante volte [...] a servizio di tutte le immagini fuggitive e di tutti i richiami profani, i pensieri futili... quest’anima mia, alunna infedele della scuola di Dio, dovrò riprenderla, dovrò calmarla, ricomporla, abituarla di nuovo a sentire e a pensare rettamente... Bisogna che impariamo a tacere, a raccoglierci, ad adorare in silenzio, a comporre interiormente qualche parola degna di Dio, ad estasiarci all’eco delle parole del Signore: ascoltarle, ripeterle, scandirla, lasciarle depositare nel fondo dell’anima e poi decantarle da ogni profanità, finché diventino limpide e consolatrici» (G.B. MONTINI, Meditazioni, Roma 1994, p. 63. 67).

La nostra antica imponente Cattedrale è la chiesa dove ci si riunisce per cantare insieme, per lodare insieme, per invocare insieme, per intercedere insieme? E’ soprattutto qui che le nostre voci si uniscono per cantare, per invocare, per ascoltare il Signore e per dare la nostra risposta corale e gioiosa alla sua divina Parola.

La Cattedrale di San Nazario è per ogni triventino il posto privilegiato di preghiera, dove moltissime vocazioni sono sorte e si sono alimentate spiritualmente pendendo dalle labbra “illuminate” dei dotti e santi Vescovi che si sono succeduti sella cattedra di San Casto.

Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali - Comunicato StampaCattedrale di Trivento, 17 gennaio 2011

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