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Il nostro Vescovo Claudio nominato Membro del Dicastero delle Cause dei Santi

Il Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, alle ore 12.00 di sabato 17 febbraio 2027, alla voce "Rinunce e nomine" ha pubblicato la seguente informazione: «Il Santo Padre ha nominato Membri del Dicastero delle Cause dei Santi: gli Eminentissimi Signori Cardinali: Miguel Ángel Ayuso Guixot, M.C.C.J., Prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso, e Paul Emil Tscherrig, Nunzio Apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino; gli Eccellentissimi Monsignori: Cyril Vasil', S.I., Arcivescovo-Vescovo di Košice per i cattolici di rito bizantino (Slovacchia); Ivan Maffeis, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve (Italia); Claudio Palumbo, Vescovo di Trivento (Italia)».

Il Dicastero delle Cause dei Santi ha una storia molto remota, cominciando ad esistere sotto il papa Sisto V (1585-1590) il quale, con la Costituzione Immensa Aeterni Dei (22 gen. 1588) creava la Sacra Congregazione dei Riti, cui demandava il compito di regolare l'esercizio del culto divino e di trattare le cause dei Santi. Dall'idea di suddividere questa Congregazione in due distinti dicasteri, ventilata sotto il pontificato di San Pio X (1903-1914), il papa san Paolo VI (1963-1978), mediante la Costituzione Apostolica Sacra Rituum Congregatio (8 maggio 1969), derivava la decisione di creare due distinte Congregazioni: una per il Culto Divino (attuale Dicastero per i Sacramenti e il Culto divino) e una per le Cause dei Santi.

La nuova Congregazione per le Cause dei Santi, allora dotata di una propria Cancelleria,conoscerà una sua propria struttura, articolata in tre Uffici: quello giudiziale, quello del Promotore Generale della Fede e quello storico-agiografico; quest'ultimo era lacontinuazione della Sezione Storica creata da papa Pio XI (1922-1939) il 6 febbraio 1930.

Con la Costituzione Apostolica Divinus perfectionis Magister (25 gennaio 1983) e con le rispettive Normae servandae in inquisitionibus ab Episcopis faciendis in Causis Sanctorum (7 febbraio 1983),  il papa san Giovanni Paolo II (1978-2005) dava un nuovo assetto al Dicastero, che veniva dotato di un Collegio di Relatori (con il compito di curare la preparazione delle Positiones super Martyrio oppure super Vita, Virtutibus et Fama Sanctitatis dei Servi di Dio), mentre l'istruzione della procedura delle Cause di canonizzazione veniva demandata iure proprio ai Vescovi diocesani. Lo stesso Pontefice, con la Costituzione Apostolica Pastor Bonus (28 giu. 1988), cambiava la denominazione della Congregazione in Congregazione delle Cause dei Santi.

Nel più ampio contesto della riforma della Curia romana, decretato dal Santo Padre Francesco con la Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium (entrata in vigore il 5 giugno 2022),con la quale papa Francesco ha decretato la riforma della Curia romana, al Dicastero delle Cause dei Santi venivano assegnate le seguenti competenze (cfivi, articoli 98-102):

• trattazione, secondo la procedura prescritta, di tutto quanto riguarda le cause di beatificazione e canonizzazione;
• dare norme speciali e assistere con consigli e indicazioni i Vescovi diocesani/eparchiali, a cui compete l'istruzione della causa;
• esaminare gli atti delle cause già istruite, verificando che la procedura sia stata compiuta secondo le norme ed esprimendo un giudizio di merito sulle cause stesse al fine di sottoporle al Romano Pontefice;
• vigilare sull'applicazione delle norme che disciplinano l'amministrazione del Fondo dei beni delle cause;
• stabilire la procedura canonica da seguire per verificare e dichiarare l'autenticità delle sacre reliquie e per garantire la loro conservazione;
• giudicare in merito alla concessione del titolo di Dottore della Chiesa da attribuire ad un Santo, dopo aver ottenuto il voto del Dicastero per la Dottrina della Fede circa la sua eminente dottrina.

Annessa al Dicastero delle Cause dei Santi è la Scuola di Alta Formazione in Cause dei Santi (per ulteriori approfondimenti è possibile consultare il sito: www.causesanti.va).

Al nostro Vescovo auguriamo un proficuo impegno nell'esercizio del nuovo incarico affidatoGli dal Santo Padre, che ridondi a beneficio di santificazione Sua personale e di tutta la nostra Diocesi triventina: "Siate santi, perché io, il Signore Dio vostro, sono santo" (Lv 19, 2).