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P. Angelo Lemme: un santo sacerdote
P. Angelo Lemme nato ad Agnone nel 1952, da una famiglia di agricoltori nella c.da Marzovecchio. Sin da fanciullo a scuola poneva all'insegnante domande per approfondire il suo sapere.
Aiutava la famiglia nei lavori dei campi, fino a quando una famiglia si offrì per farlo studiare a Cascia tra gli Agostiniani.
Negli studi eccelleva e insieme ad altri compagni di Agnone e Poggio Sannita non lasciò quella strada intrapresa lontano da casa. Continuò gli studi a Roma fino alla celebrazione della prima Messa. Dopo qualche anno l'ordine lo inviò nell'est Europa e precisamente in Cecoslovacchia a Brno tra una comunità atea.
Ben presto si fece apprezzare per il suo sorriso, il suo modo di fare. La sua prima chiesa fu un palazzo del regime. La sera verso le 23 celebrava la s. messa. La mattina alle 5 era già in movimento. Un giorno un amico agnonese non credente volle andarlo a trovare.
Non riusciva a localizzare la sua dimora, fino a quando in un tedesco approssimato, una signora rispose: P. Angelo? Bravo! Non poteva uscire spesso per strada perchè quanti lo incontravano gli facevano festa. L'amico mi confidò: non credevo, ma dopo quello che ho visto fare da P. Angelo ora credo.Ogni anno verso la metà di giugno torna in Italia per tre o quattro giorni. Alcuni anni trascorsi, gli fu indicata la mia stanza dove lavoravo. Mi sorrideva e non mi diceva chi fosse. Non lo riconoscevo visto che da ragazzi non ci siamo frequentati.
Lo portai a vedere le mie campane in esposizione. Raccontai la storia e quello che mi colpì non me le chiese. Iniziava la costruzione della chiesa. Un giorno via email mi chiese che fine avessero fatte le mie campane. Andai a commissionare una campana alla Fonderia Marinelli e si commosse quando al casello autostradale di S. Vittore gliela consegnai.
Poco dopo fu trasferito in Slovacchia a Kosice. Altra terra di atei da convertire. Sta seminando anche in quest'altra nazione.
Mi ha inviato le immagini della consacrazione della chiesa di Brno e sempre modesto era tra i sacerdoti e non protagonista. L'umiltà e le poche parole sono il carisma della sua vocazione ed evangelizzazione.
Sarebbe bello poterlo avere nella nostra chiacchierata Agnone dove i giovani sono lontani ed occorre un sacerdote carismatico tra la gente per poter riempire le nostre 14 chiese durante le celebrazioni.
Alessandro PatriarcaTrivento, 30 maggio 2018