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In ricordo di Don Antonino
Cari cristiani miei”: così don Antonino Scarano iniziava le sue omelie.
Per molti anni ho sentito questa frase nelle sante messe che celebrava. Da piccola, spesso, partecipavo alla messa domenicale nella Chiesa di Santa Croce: la celebrazione era animata da un bel gruppo di giovani e don Antonino, durante l’omelia, ripeteva con occhi sorridenti: “Cari fratelli miei, cari cristiani miei, Dio ci ama”. L’assemblea non era affatto annoiata ma molto attenta alle sue parole. Credo che don Antonino sia entrato nel cuore dei parrocchiani in questo modo.
Fermo servitore del Vangelo, lo ha vissuto, per alcuni aspetti, come una pacifica rivoluzione. Del resto, l’amore di Dio è rivoluzionario per se stessi e per il prossimo. E di prossimità Don Antonino se ne intendeva: era sempre presente per tutti. Ha incoraggiato tanti ragazzi a partecipare all’Azione Cattolica, ha sostenuto i giovani nella formazione del Coro parrocchiale, è stato vicino alle associazioni locali nella promozione di iniziative culturali e sportive.
Sin dall’inizio del suo ministero, rivoluzionò il modo di vivere la parrocchia rendendola, in poco tempo, un punto di riferimento per grandi e piccoli. Credeva molto nei giovani, si sentiva uno di loro, e forse, più semplicemente, il fratello maggiore.
Quando, negli anni ‘90 per ragioni di salute lasciò la parrocchia, il suo impegno per la comunità dei fedeli continuò presso la Curia come amministratore economico diocesano. Anche qui era molto presente: primo ad arrivare ed ultimo ad uscire ma sempre pronto a raggiungere ogni Parrocchia qualora ci fosse bisogno del suo aiuto. Segnato da precoci lutti familiari, e con problemi di salute non sottovalutabili, lo si incontrava sempre con la talare nera, che nascondeva un passo volenteroso ma un pò affaticato. Tuttavia, nulla ha mai indebolito la sua fede. L’amore per la sua comunità lo ha guidato fino alla fine, non risparmiandogli talvolta qualche critica o incomprensione.
Il 1 marzo 2018 il suo cuore ha smesso di battere ma con una certezza: nessun battito è andato perso.
Credo che da lassù Don Antonino continuerà a pregare per la sua Diocesi che in lui ha avuto un santo esempio.
Rosanna CarosellaTrivento, 12 marzo 2018