NewsUn caro ricordo di don Francesco Lombardi Un anno fa, proprio nel giorno della festa dei Santi Patroni della nostra amata Diocesi, don Franco Lombardi, parroco di San Salvatore in Castropignano, concludeva il suo pellegrinaggio terreno.Egli, il 19 agosto di quest'anno, avrebbe festeggiato il cinquantesimo anniversario della sua ordinazione diaconale, che avvenne nel 1962 nella splendida chiesa matrice di Caste di Sangro, nella giornata inaugurale del Congresso Eucaristico Diocesano, quando insieme ad altri tre giovanissimi diaconi (don Luigi di Lella, don Sferra Pasqualino e don Mario Iacobucci) si metteva a pieno servizio della nostra comunità e don Carmelo Rotolo riceveva l'ordinazione sacerdotale, il tutto per mano del Vescovo Pio Augusto Crivellari.La figura e la personalità di don Franco non può essere dimenticata: egli, di corporatura tondeggiante, si mostrava sempre estremamente gioviale e sorridente, con la caratteristica sobrietà e precisione nel parlare e la grande tenera delicatezza nel sorridere a tutti.Dal 1969 è stato parroco in Castropignano, ha curato quella comunità con piena e totale dedizione: segni ne sono la scuola materna parrocchiale, la bella realtà dell'Azione Cattolica e la costruzione della casa parrocchiale e della chiesa di Santa Chiara.Gli ultimi due mesi della sua esistenza terrena Don Franco li ha vissuti in ospedale, nella sofferenza, confortato dai parenti e dai parrocchiani che, quotidianamente, lo visitavano e da lui ricevevano l'esempio fulgido di una fede intemerata.I funerali, presieduti da Mons. Domenico Scotti, si svolsero a Castropignano nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, che funge da chiesa parrocchiale, con la partecipazione del presbiterio diocesano, delle autorità cittadine e di innumerevoli fedeli. Le spoglie mortali di don Franco riposano a fianco dei suoi genitori, nel cimitero di Casalciprano, il suo paese natio. Ancora oggi, don Franco è da molti ricordato e venerato, come un sacerdote integerrimo e preparato, a Trivento, dove, nei primi anni di sacerdozio, era canonico della Cattedrale, padre spirituale e l'assistente dei giovani; le suore ancora parlano tanto bene di lui confessore esperto e saggio; gli iscritti all'Azione non dimenticano il suo testimoniare l'amore e la carità evangelica e i suoi parrocchiani gli sono grati per tutte sue iniziative pastorali e per aver creato e difeso in paese un clima bellissimo di vera famiglia unita.Ufficio comunicazioni socialiTrivento, 27 luglio 2012Condividi pagina