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Intervento del Vescovo Scotti sulla vicenda dell'ospedale di Agnone
Al Signor Sindaco di Agnone Dott. Gelsomino De Vita e ai partecipanti al Consiglio Comunale aperto.
Le notizie relative all’Ospedale Civile San Francesco Caracciolo di Agnone, secondo le scelte del Piano Sanitario Regionale, sono fonte di preoccupazione anche per me, oltre che per tutti coloro che hanno a cuore le sorti del territorio.
Desidero pertanto incoraggiare ogni sforzo per il raggiungimento di una soluzione che non sia temporanea ma ridia serenità, fiducia e speranza alle nostre popolazioni che già soffrono per tante privazioni e quotidianamente sono chiamate ad affrontare non pochi sacrifici.
Chi si trova a dover assumere decisioni pubbliche, o comunque rilevanti in ordine alla società, è chiamato a farsi carico del bene comune come criterio fondamentale dell’agire sociale e comunitario.
“Sarà doveroso, proteggere la qualità del territorio, superando la tentazione di emarginare, rispetto ai servizi essenziali, le zone più ferite dall’emigrazione, dallo spopolamento: solo ripristinando dappertutto condizioni di vita ottimali, si consentirà a ciascuno di rimanere nella terra dei suoi avi e nella sua casa. Si tratta di problemi che vanno risolti alla luce di una forte cultura della solidarietà e della giustizia: non si promuove vero progresso, se si abbandonano a se stessi i più piccoli e gli ultimi.” ( Giovanni Paolo II ai lavoratori del Molise, Agnone, 19 marzo 1995).
Auspico che si sappiano dare le risposte giuste alle attese di coloro che hanno affidato a voi la loro fiducia.
Cordiali saluti.
+ Domenico Angelo Scotti
Vescovo
Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali - Comunicato StampaTrivento (CB), 13 novembre 2007