Una sintesi della lettera del Vescovo Scotti scritta in occasione della Quaresima | Diocesi di Trivento

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Una sintesi della lettera del Vescovo Scotti scritta in occasione della Quaresima

Una sintesi della lettera del Vescovo Scotti scritta in occasione della Quaresima

Il vescovo Scotti a tutti i suoi sacerdoti, alle religiose e ai fedeli, Mercoledì delle Ceneri, 21 febbraio 2007, ha scritto una interessante e organica lettera pastorale. All’inizio, il Vescovo di Trivento, lucidamente, descrive la criticità dell’attuale situazione:

  • 1. La Quaresima 2007 può diventare un tempo propizio per riflettere sul dono della salvezza di Dio, il tempo durante il quale dobbiamo prendere coscienza della realtà conflittuale della nostra vita, il tempo delle nostre responsabilità, della nostra testimonianza al Dio della vita e dell’amore.
  • 2. Dopo il Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona “Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo”, siamo invitati a riflettere sul grande dono della famiglia e rimetterla al centro della pastorale, della comunità e della missione.
  • 3. E’ impellente la rivalutazione della validità pregnante della famiglia, secondo la visione cristiana del sacramento del matrimonio come disegno originario di Dio, offuscato nella storia dalla “durezza del cuore, ma che Cristo è venuto a restaurare nel suo splendore iniziale, svelando ciò che Dio ha voluto fin dal principio”.
  • 4. Richiamando quanto Il Papa, nel quinto incontro mondiale delle Famiglie, ha detto sulla famiglia, mons. Scotti osserva che la famiglia, purtroppo, oggi è sottoposta a ogni sorta di insidie perché si vogliono disgregare i valori morali su cui essa si fonda, con tutti i mezzi che il permissivismo della società mette a disposizione, specie con un fazioso uso dei mezzi della comunicazione sociale, asserviti a modalità distorte e arbitrarie, che lucidamente il Sommo Pontefice chiama “dittatura del relativismo” e che, in più, trova la famiglia cristiana indebolita nella sua identità e pertanto facile bersaglio, priva di difesa e di resistenza a questi molteplici e ripetuti assalti, vittima innocente e indifesa.


  • Poi il Vescovo Scotti passa a proporre i seguenti rimedi pastorali:
  • 1. Oggi, più che mai, noi siamo chiamati, con urgenza, a riflettere, a praticare il buonsenso e confrontarci con la concretezza della vita, lasciandoci illuminare e guidare, sempre, dalla Parola di Dio e dal Magistero della Chiesa, per affrontare e contrastare, adeguatamente, i sottili ragionamenti delle ideologie che si ammantano falsamente di modernità e di progresso.
  • 2. Non basta organizzare una pastorale di informazione e di incoraggiamento, è necessaria una combattiva opposizione nei confronti delle forze avverse del mondo, dell’egoismo, dell’individualismo, in quanto che esse, continuamente, aggrediscono e, progressivamente, corrodono ciò che di più sacro e inviolabile la famiglia rappresenta nella vita del cristiano.
  • 3. Tutti i coniugi cristiani, per una vocazione particolare e specifica, sono impegnati in una testimonianza profetica, di alto profilo: la famiglia deve così riscoprire la gioia di essere una comunità evangelizzante in quanto trasmette il Vangelo e all’interno, fra i suoi componenti, e all’esterno, al di fuori, ai lontani e così, come prima e fondamentale cellula della società, deve ritornare a ricoprire il suo naturale ruolo, quello di educare ai valori della solidarietà, dell’amore, della generosità, della gratuità, della operosità, della fratellanza.
  • 4. Tutta la comunità cristiana ha la irrinunciabile responsabilità di offrire gli stimoli, il sostegno e l’alimento spirituale in grado di difendere e fortificare la coesione familiare. In questo senso è molto importante il ruolo delle parrocchie, così come quello delle diverse associazioni ecclesiali, chiamate a collaborare come strutture di appoggio e come mano tesa della Chiesa per la crescita della famiglia, nella fede.

Il Vescovo Scotti termina augurandosi che, mediante l’impegno e la collaborazione di tutti, la famiglia diventi, sempre più e sempre meglio, quella che è: vera comunità di vita e di amore, e per questo invita ad affidare a Maria Santissima, Regina della famiglia, queste poche riflessioni e pregare perché ogni famiglia, autentica “chiesa domestica” e “buona novella” d’amore e di vita, sia autentico segno di speranza per tutta la comunità ecclesiale.

Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali - Comunicato StampaTrivento (CB), 25 marzo 2007

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