NewsSpostamenti in parrocchia Mons. Scotti la mattina del primo novembre ha ringraziato mons. Iacovetta che lascia il ministero di parroco che da oltre sessant’anni ha esercitato sempre nella stessa comunità ed ha affidato il timone della comunità parrocchiale di Pescopennataro a don Erasmo Litterio. Don Antonio da molti è conosciuto come il parroco elogiato da Benedetto XVI allorquando la cittadinanza pescolana portò il grande abete secolare in Piazza San Pietro, ma i suoi parrocchiani lo hanno stimato e riverito da sempre per la sua grande capacità di aprirli quotidianamente al divino, all’universo spirituale, alla generosità verso gli altri, a quella scoperta continua della Parola di Dio e del servizio umile alla vita nella Chiesa. Il sacramento dell’Eucaristia è stato al centro della sua missione sacerdotale, sentendo e testimoniando quotidianamente forte la necessità di ritornare sempre a quella presenza potente e allo stesso tempo inerme nascosta, luminosa pur tanto silenziosa, ma tutta ricca di grazia e di suggestioni elettive. Quella di don Antonio è stata una presenza piena di impegno, continuativa, forte, inconfondibile, allo stesso tempo gratificante ed entusiasmante che gli ha permesso di conoscere in profondità, attraverso un lungo ascolto, la vita di centinaia di giovani e di condurli, passo dopo passo, verso il compimento della loro attesa, della loro aspirazione più profonda. I migliori auguri a don Antonio, nostro fortunato decano, per una lunga, felice e serena pensione da parte dei suoi confratelli, tutti più giovani e meno esperti di lui! Il nuovo parroco di Pescopennataro, don Erasmo Litterio, alunno e discepolo di don Antonio, dopo il benemerito servizio prestato nella comunità di Castiglione di Carovilli, saprà continuare il lavoro pastorale del suo predecessore e continuerà a seminare nel cuore dei pescolani il seme della Buona Novella che certamente non va mai perduto, ma ritornerà fuori in modo positivo quando e come Dio vorrà. La parola del parroco, di ogni parroco, se cerca di essere l’eco fedele della parola di Cristo ha sempre una sua fecondità nascosta e prodigiosa. A tutto questo si unisce la testimonianza di vita semplice ed umile che don Erasmo ha sempre incarnata, unitamente ad una forte e schietta devozione mariana. Un caloroso e fraterno augurio tutto francescano di proficuo apostolato da parte dei confratelli sacerdoti.Don Paolo Conti, nel contempo, abbinerà al servizio lodevole che da anni svolge nella parrocchia di San Nicola in Vastogirardi anche quello alla comunità di Castiglione di Carovilli. Egli saprà infondere nei fedeli suoi compaesani la bellezza del coraggio e la letizia della fede, innamorato propugnatore come egli è della “fede feriale” che don Tonino Bello e Carlo Carretto, suoi maestri di spiritualità, hanno saputo predicare e diffondere a livello internazionale. Tanti fraterni auguri di buon apostolato.Dal 27 settembre, intanto, don Paolo Del Papa ha rinunciato al servizio presso la comunità di Castelverrino, oberato come era dal peso di tre comunità e ha ceduto il testimone al giovane sacerdote don Leonardo Sacco che conserva il titolo di parroco di Santa Maria Assunta in Pietrabbondante. Don Leonardo sicuramente saprà prendere per mano e di indirizzare il cammino di fede, in modo particolare il cammino dei più giovani, di avere la pazienza, la costanza, l’entusiasmo e l’amore di seminare e, anche di fronte allo scoraggiamento, di andare avanti e continuare a seminare, con la fiducia e la fede che ci fa cantare: “Il Signore è il mio Pastore non manco di nulla”.Mons. Scotti ringrazia calorosamente ognuno dei sacerdoti su nominati per il ministero svolto in situazioni non sempre agevoli e, affidando loro i nuovi compiti e le responsabilità del gregge loro affidato, invita tutti alla collaborazione e alla mitezza in favore di una buona capacità di vedere le questioni della fede sempre all’interno della storia della Chiesa e dell’evoluzione del pensiero dell’uomo, individuando con chiarezza le forze in atto nella storia presente e cercando di valorizzare quelle positive e propositive che ci sono, a volte purtroppo solo latenti, ma che possono aprire alla speranza il futuro della Chiesa, se tutti lavoriamo e preghiamo pensando con umiltà alla grandezza e all’onore di servire il regno di Dio.Ufficio comunicazioni sociali18 novembre 2015Condividi pagina