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Primo anniversario della morte del sacerdote canonico MONS ORLANDO DI TELLA
Mercoledì 26 agosto 2015, alle ore 18.30, nella Chiesa Cattedrale di Trivento sarà celebrata una Santa Messa nel primo anniversario della morte del sacerdote canonico MONS ORLANDO DI TELLA
E’ già trascorso un anno intero da quando il Padre celeste che lui tanto amava lo ha richiamato a sé. Don Orlando aveva da poco compiuti ottant’anni e in maggio aveva avuto in dono la grande gioia di concelebrare in Santa Marta con Papa Francesco. La sua vita sacerdotale è stata un’autentica bella testimonianza, gli ha fatto annunciare il Vangelo con la sua vita, vissuta nel segno di una fede , ricca di vera Luce evangelica, semplice e bella.
Non ci sono parole per ricordare la bella figura e l’operato di mons. Di Tella: trasformeremo il nostro rimpianto in fervente preghiera, ringraziando il Signore per l’opera da lui svolta come responsabile del Seminario Vescovile diocesano, come animatore della gioventù triventina, come Direttore della Scuola di Teologia, come con convisitatore nelle visite pastorali, come Direttore dell’Ufficio diocesano Scuola e, soprattutto, come parroco di Pietracupa.
Grande è ancora il dolore che ha accompagnato gli animi dei suoi parrocchiani, profondamente legati a lui da affetto sincero e che per tanti anni si sono messi alla sequela dei suoi insegnamenti per servire Dio e la Chiesa e per essere, con l’espressione che lui amava tanto, “carovana in cammino”. Mercoledì ci riuniremo per ringraziare il Signore per la sua guida illuminata, per il suo ardore pastorale: don Orlando si è sempre adoperato nell’insegnare a testimoniare quotidianamente il Signore con la propria vita. E la sua è stata una vita di autentico servizio, sempre protesa al bene comune, tutta dedita ai suoi parrocchiani
Don Orlando ha sempre tenuto intatti i suoi rapporti con le istituzioni locali, in una cooperazione e in un dialogo costanti. E’ stato un cardine indispensabile per tutta la comunità pietracupese: i suoi insegnamenti resteranno impressi in quanti si sono lasciati condurre nel cammino per imparare a “vivere da cristiani”.
Cosa ci resta del canonico Di Tella? Ci resta il ricordo di un bravo sacerdote, n prte ‘vero’, tenace, volitivo, energico, che mai si stancava di ripetere quanto grande e bella fosse l’importanza di una vera esistenza da cristiano, da spendere intensamente e convintamente al servizio dei poveri, dei bisognosi e della Chiesa. In altre parole “per essere buoni lavoratori della Vigna del Signore”, come lui soleva dire.
Ufficio comunicazioni sociali25 agosto 2015